Rischio di spaccare l’Italia? "Esiste se quella bozza rimane così come è stata proposta. Io sono per l’autonomia differenziata, senza referendum e non chiedendo tutte le materie :è incomprensibile immaginare di avere tanti piani energetici regionali quando l’Italia che ha poche materie prime fa fatica a farsi capire dall’Europa con u piano energetico nazionale. E che dire di scuola e sanità".

Così, in un'intervista a La Stampa, il candidato alla segreteria PD, Stefano Bonaccini.

"Prima bisogna definire i livelli essenziali di prestazione e poi che venga tolta la spesa storica - spiega Bonaccini. Lo chiedo da cinque anni. E serve anche una legge quadro approvata dal Parlamento. Un caro amico, Roberto Maroni, da presidente della Lombardia, proponevano di trattenere nove decimi di fiscalità ma questo vuol dire secessione e non autonomia differenziata".

Poi, sul Partito Democratico: "Il Pd deve essere quella forza politica che si percepisce subito che su due diritti fondamentali, il diritto all'istruzione, il diritto alla salute, è perché siano in mano pubblica. È lo Stato a dover garantire i servizi. Noi vogliamo che il diritto alla cura all'istruzione sia garantito anche alle fasce più deboli. Ho sentito dire che Conte, Renzi e Calenda sono contrari ai tagli che il governo sta facendo in sanità. Vogliono aiutare la sanità privata e mettere in difficoltà chi ha più sanità pubblica. A M5S e Terzo Polo dico: almeno questa battaglia possiamo provare a farla insieme?".

Sezione: Politica locale / Data: Sab 28 gennaio 2023 alle 10:45
Autore: Simone Gioia
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