Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in conferenza stampa a Zagabria, dopo l'incontro con il suo omologo croato Gordan Grlić Radman, ha toccato i temi della patrimoniale e del Recovery fund: "Abbiamo già visto questo film nella crisi tra il 2007 e il 2008, quando a qualcuno venne in mente di aumentare le tasse per risolvere la crisi e abbiamo scoperto sulla pelle di tanti italiani e tante imprese italiane che andava fatto il contrario. Se qualcuno pensa che possiamo uscire dalla crisi economica generata dalla pandemia aumentando le tasse ci troverà dall'altra parte. Al contrario, è il momento di eliminare tante microtasse e fare una riforma del fisco. Non possiamo aspettare il 2022, dobbiamo farlo subito".

Sul Recovery fund, "la maggioranza dei Paesi europei è d'accordo sulla necessità di sbloccare questa impasse che deriva dal veto di due Paesi. Non possiamo pensare che un programma ambizioso come il Next Generation Eu che guarda alle future generazioni europee possa essere fermato durante la seconda ondata di questa violenza pandemia che si è abbattuta su tutto il mondo e si sta abbattendo sull'Europa. Per investire il prima possibile e in tempi certi" le risorse del Recovery fund serve prima di tutto individuare gli obiettivi che servono all'Italia per ripartire. Ma i circa 200 miliardi destinati all'Italia non credo che possano interessare solo il settore pubblico: senza gli imprenditori e senza il mondo delle imprese italiane non riusciremo mai a spendere tutta quella cifra". 

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 30 novembre 2020 alle 14:10 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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