“Le donne vittime di violenza devono poter vivere in sicurezza. I numeri sono drammatici: mentre tutti gli altri reati violenti sono in calo da anni a questa parte, i femmincidi sono i soli crimini che restano una costante. Come se uccidere una donna ogni tre giorni dovesse essere una macabra normalità di questo nostro Paese: è invece inaccettabile e il governo, che oggi ho avuto l’onore dì rappresentare in aula alla Camera nella ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sta mettendo in campo ogni provvedimento utile al contrasto della violenza di genere.  A partire dal “pacchetto donne” contenuto in manovra, una serie di misure che la ministra Bonetti ha giustamente evidenziato come una delle novità che agiscono sul fronte dell’indipendenza economica e del rafforzamento dei percorsi professionali, ma anche con la messa a sistema del piano nazionale antiviolenza, voluto dal governo Renzi e oggi reso strutturale. 

Il Ministero dell’Interno sta facendo dal suo canto un lavoro strategico con l’attivazione delle Forze di Polizia che sono in prima linea nella lotta alla violenza di genere: rafforziamo le attività di analisi e studio degli atti criminosi, le campagne educative per la prevenzione del fenomeno e la  formazione del personale, indispensabile per chi lavora su un tema cosi complesso e delicato. Presso il Viminale sono inoltre attivi fondi per il sostegno alle donne vittime di violenza e per i loro famigliari, ma naturalmente tutto questo non è ancora sufficiente poiché l’obiettivo resta l’eliminazione dei reati. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario costruire nel paese un clima culturale di rispetto e valorizzazione delle differenze a cominciare dal lavoro sugli stereotipi della cultura patriarcale, anche nelle famiglie, e dai programmi educativi introdotti fin dalla primissima didattica nelle scuole. La  conciliazione e la condivisione delle attività di assistenza e cura tra donne e uomini dovrebbe essere la regola, per consentire alle donne di realizzare pienamente il proprio potenziale, anche in vista della partecipazione allo sviluppo e alla prosperità della nostra comunità che registra una pregiudizio economico, oltre che un gravissimo danno sociale, dalla ingiusta assenza delle donne nel lavoro e in particolare nei ruoli apicali” , così in una nota il sottosegretario all’interno Ivan Scalfarotto.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 25 novembre 2021 alle 21:40
Autore: Redazione PN
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