“Il rapporto della Commissione europea ‘Un anno di SURE’ conferma che questo strumento è una delle più grandi intuizioni della nuova Europa, quella alla quale sta lavorando il Movimento 5 Stelle in contrapposizione a quella del passato e della vecchia austerità, i cui disastri sono oggi ancora più evidenti. Un lavoratore europeo su quattro ha beneficiato di SURE durante la pandemia, per un totale di un milione e mezzo di posti di lavoro protetti e 2,5 milioni di aziende sostenute, la gran parte piccole e medie imprese. SURE ha portato anche risparmi notevoli per le casse degli Stati membri quantificati solo per l’Italia in 3,76 miliardi sui 27 ricevuti. Mi auguro che adesso i Paesi sovranisti e quelli frugali, che si opposero a lungo alla nascita di questa misura, riconoscano che il merito di questo risultato è di tutte quelle forze politiche europeiste che con convinzione hanno creduto che le difficoltà sociali e occupazionali causate dalla pandemia potessero essere affrontate solo unendosi. Il Movimento 5 Stelle è convinto che SURE debba uscire dalla fase emergenziale e diventare uno strumento permanente e strutturato, perché la certezza del futuro per aziende e lavoratori è un requisito ineludibile per la crescita e il benessere di tutti”, così Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 26 ottobre 2021 alle 10:45
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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