“L’attuale governance europea, fondata sul patto di Stabilità e Crescita e sul Semestre Europeo, si è dimostrata inadeguata non solo a reggere l’urto della pandemia, ma anche a rilanciare la nuova Unione Europea nello scenario post-pandemico. I vincoli del 3% del rapporto deficit/PIL e del 60% sul debito pubblico vanno rivisti, consentendo lo scorporo degli investimenti verdi e sociali. Il Semestre Europeo, inoltre, deve prevedere obiettivi ed indicatori capaci di garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Noi auspichiamo che questo tanto atteso cambiamento arrivi prima del disinnesco della clausola di salvaguardia, in modo da scongiurare pesanti ricadute su imprese e cittadini. Nelle trattative in Consiglio, i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali dovranno sedere al fianco di quelli dell’Economia, così come le parti sociali dovrebbero essere maggiormente coinvolte lungo tutto l’iter legislativo. Non basta un cambiamento di facciata, serve un cambiamento profondo perché il futuro dell’Unione deve essere il frutto di un processo plurale e condiviso e mai più una costruzione opaca volta a tutelare gli interessi di alcuni a danno di molti”, così Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle in un intervento nella Commissione Occupazione e Affari sociali del Parlamento europeo.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 01 luglio 2021 alle 19:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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