“Noi riteniamo che il lavoro svolto fin qui da questo governo sia soddisfacente e per questa ragione dichiariamo il voto favorevole di Forza Italia alla risoluzione. Perché il dramma dell'immigrazione illegale si affronta solo tutti insieme, sedendosi al tavolo del Consiglio Europeo, dove alcuni ancora dormono e pensano che questo sia un problema che non li riguarda. A quel tavolo abbiamo il dovere di sedere rappresentando un Paese coeso, peccato che qualcuno all'opposizione proprio non ci stia e preferisca speculare. Il prossimo passo da compiere è quello di una forte azione di cooperazione con i Paesi di origine per prevenire le partenze irregolari, aumentare e garantire rimpatri efficaci e assicurare una lotta senza tregua alle organizzazioni di morte”. 

E' quanto dichiara Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del presidente Meloni in vista del prossimo Consiglio Ue.

Sul conflitto in Ucraina per la parlamentare azzurra “Non ci sono dubbi”. “Forza Italia ha ben chiaro chi sia l'aggressore e chi l'aggredito. L'Italia come membro della Nato non farà venire meno il sostegno economico e militare. Non si tratta di fare il gioco delle lobby delle armi ma di difendere la sicurezza del Paese. Queste insinuazioni arrivano da chi ha spalancato le porte dell'Italia alla Cina. Dobbiamo stare molto attenti a che la Russia non sia portata ad abbracciare la Cina, timore che ha già manifestato il presidente Berlusconi. Infine, sulla governance dell’UE la Bergamini conclude: “Per l’Italia sarà fondamentale ribadire la responsabilità nazionale nei piani di bilancio di medio termine dei singoli paesi e che le regole fiscali promuovano gli investimenti in tutti i settori strategici, compresi ambiente, digitalizzazione e difesa. Su questi temi deve valere la massima latina simul stabunt simul cadent perché non possiamo correre il rischio che l’allentamento delle regole degli aiuti di Stato si traduca in un vantaggio competitivo per chi ha maggiori risorse disponibili determinando la frammentazione del mercato unico e aumentando le differenze socioeconomiche con gli Stati membri”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 22 marzo 2023 alle 22:45
Autore: Redazione Milano
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