“Ho letto ciò che ha detto il presidente Berlusconi, che in questa sua seconda giovinezza mi sembra il leader più in sintonia con il Paese, e sono d'accordo quando dice che Draghi deve restare al governo, almeno fino a fine legislatura. Intanto, visto che le amministrative sono state la febbre, un sintomo di una malattia più profonda del centrodestra, dobbiamo chiarire cosa vogliamo come coalizione, le nostre posizioni su alcuni temi decisivi, giocare un ruolo per la corsa al Quirinale e costruire una proposta coerente di governo per il 2023”. Così Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, intervistato dalla Stampa, lancia gli Stati generali del centrodestra. “Se il centrodestra resta insieme con lo scotch e mette la polvere sotto il tappeto, allora bisognerà fare ragionamenti diversi”.

Berluconi al Quirinale “lo vedrei bene, ma non so se ci sono le condizioni. Per autorevolezza e statura politica, senz'altro. Ma rilevo che al Quirinale sono andate sempre persone meno divisive. Sarebbe lo stesso discorso per Prodi. Ma se Berlusconi fosse il candidato unitario del centrodestra, i trentadue voti di Coraggio Italia andrebbero a lui”, le parole del fondatore di Coraggio Italia.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 25 ottobre 2021 alle 18:20
Autore: Redazione Centrale
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