Il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è stato ospite questa mattina in Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro parlando di come trascorreremo il Natale 2021, del vaccino per i bambini, del Super Green Pass e del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia sul tema migranti:

“Sono moderatamente ottimista leggendo come voi i giornali: mi sembra che la variante sia preoccupante come tutte le varianti, che alla fine risponda al vaccino e in qualche modo questo ci rende tutti un po’ più sicuri. Quello che mi rende ancora più sicuro è che dopo le misure prese dal governo su richiesta anche di noi governatori, nella mia regione sono addirittura raddoppiate le prime dose: quindi i cittadini che evidentemente con un po’ di ritardo stanno avendo un ravvedimento operoso, si stanno recando agli hub vaccinali. Le terze dosi stanno andando bene, molte persone si stanno prenotando: è una dose molto forte, come dicono gli esperti, perché amplifica la copertura delle prime due dosi in modo piuttosto largo anche da coprire pare questa nuova variante. Quindi, messo insieme tutto questo, non c’è dubbio che nei nostri ospedali ci sia più o meno il 10% dei pazienti che avevano lo scorso anno in questo stesso periodo. Mettendo in fila tutti questi elementi direi che con un po’ di prudenza, attenzione e sobrietà potremo vivere un Natale sereno”.



“Stiamo aspettando di avere l’approvazione di AIFA per le classi di età che vanno dai 5 ai 12 anni. Non c’è dubbio che dei dati che sono in nostro possesso la circolazione virale in quella classe di piccoli cittadini non immunizzata circoli addirittura doppio o tre volte rispetto ad altre categorie. Per il momento il sistema scolastico sta reggendo piuttosto bene all’impatto. Le quarantene sono comunque limitate: direi che fin quando non avremo la possibilità di vaccinarci e poi fare una campagna d’informazione per i genitori che giustamente sono preoccupati, ma credo debbano essere più preoccupati comunque dagli effetti del virus che nelle classi molto giovani è noto non è così potente come tra noi più adulti, ma in ogni caso seppur raro può avere qualche effetto complesso. Credo che tutto sommato sia giusto ascoltare il suggerimento di chi dice di vaccinarsi: nel complesso direi che possiamo guardare al futuro con un certo ottimismo se non ci saranno dei cambiamenti sostanziali nel quadro”.

“In generale direi che abbiamo concordato, anzi abbiamo in qualche modo suggerito questa ipotesi. Come noto è un’ipotesi che abbiamo proposto già molti giorni fa, dopodiché abbiamo un po’ discusso: c’è stato chi propendeva per far entrare il Super Green Pass dalla zona bianca come di fatto è stato con il 6 dicembre dal governo Draghi, c’è chi propendeva per farlo entrare nella zona gialla. Era una discussione di opportunità e di maggiore convenienza per il Paese. Qualcuno parlava di obbligo vaccinale: francamente non avrei nulla in contrario, ma sarebbe difficile da mettere in pratica. Cosa facciamo con i cittadini che non vogliono vaccinarsi? Non credo sia possibile costringerli al trattamento sanitario obbligatorio. Avremmo escluso dal lavoro quella categoria che pur sbagliando molto ancora oggi è restìa a vaccinarsi. Credo che il sistema del doppio Green Pass sia in qualche modo qualcosa che assomiglia a quel lockdown per non vaccinati di cui avevo parlato mesi fa: è una misura molto drastica ma non brutale fino all’obbligo”.


“Al momento non si vedono grandi differenze, anche se è stato firmato due giorni fa. Certo è che con il riprendere degli sbarchi così impetuoso su Lampedusa nel terminale opposto Ventimiglia dove si radunano questi poveri migranti, la pressione è tornata potente. Ho sentito ieri il sindaco di Ventimiglia a lungo, gli Onorevoli del collegio per ragionare su cosa avremmo potuto chiedere al governo per alleggerire la tensione. Oggi dovremo ragionare nuovamente su come attrezzare quella città che sta subendo un peso potente”

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 29 novembre 2021 alle 11:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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