"Presentarsi agli italiani con il Terzo Polo non è stato un errore, c’era e c’è coerenza nei contenuti. Condividiamo molte cose, quello che è venuto meno è una promessa fatta agli elettori. Noi avevamo detto che non era cartello elettorale ma che sarebbe nato un grande partito liberal-democratico. Renzi questa cosa non l’ha voluta fare e io non posso obbligarlo. È stato un ‘io non sono disponibile a prendere un impegno e a sciogliere Italia Viva’. È questo il problema, da due partiti non potevamo farne nascere un terzo, se rimangono tutti in vita non si va da nessuna parte. Secondo me è stato un errore".

Lo ha detto il senatore e leader di Azione, Carlo Calenda, a Non Stop News su RTL 102.5.

"Legittimo da parte di Renzi ma deludente per gli elettori. Ora i gruppi parlamentari rimangono insieme, si lavora bene. Azione farà esattamente ciò che ha detto agli elettori, costruirà una grande area che diventerà partito, fatta da elettori liberali, popolari, e riformisti, ma soprattutto, fatta da persone che vedono la politica come comportamenti coerenti e seri nelle proposte e nelle valutazioni - ha sottolineato Calenda. Non saremo in piazza per le mobilitazioni di questi giorni, perché non si può andare in piazza su ogni cosa. Il compito dell’opposizione è fare proposte in Parlamento, sennò diventa di nuovo il solito scontro ideologico. Non mi sento vicino né al PD né ai Cinque Stelle, perché fanno opposizione ideologica e non propongono nulla. L’opposizione non è un gruppo di persone che dice ‘no’ a tutto, ma capace di esprimere un’idea di Paese e di fare cose. Faccio politica - ha concluso - a condizione di farlo in modo diverso di come l’ho vista fare fino ad ora, altrimenti faccio alto".

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 04 maggio 2023 alle 11:40
Autore: Simone Gioia
vedi letture
Print