La questione su chi debba lasciare per primo il Terzo Polo, tra Matteo Renzi e Carlo Calenda, è diventata un argomento di discussione politica in questi calde giornate agostane.  Ieri, durante Agorà Estate, Calenda ha dichiarato quanto segue: «Dipende da loro perché c'è un problema: loro sono stati eletti con un logo che aveva dentro il mio nome, quindi io non posso andarmene via da un gruppo che si chiama anche Calenda. Possono andarsene loro, lo facessero quando gli pare».

Ma fonti d'Iv hanno subito smentito di netto la granitica convinzione dell'ex ministro dello Sviluppo. «A differenza di quanto affermato da Calenda ad Agorà, il gruppo non ha il nome di Carlo Calenda. «Il gruppo di cui Calenda fa parte assieme a altri nove senatori si chiama Azione-Italia Viva-Renew Europe», hanno continuato. E, in effetti, una semplice verifica sui siti dei due rami parlamentari conferma la versione dei renziani. «Calenda» era soltanto il nome più visibile sul simbolo della lista con cui Iv e Azione si sono presentati alle politiche, l'ormai disperso Terzo polo.

La primazia dell'ex candidato a sindaco di Roma sarebbe, quindi una scelta che è dipesa dal passo indietro di Renzi ma che non ha alcuna rilevanza rispetto alla denominazione dei gruppi. Che appunto è un'altra. I simboli, poi, erano contenuti entrambi nel logo del Terzo polo. Dunque a questo punto anche gli azionisti possono uscire per primi senza colpo ferire per provare a costituire un gruppo al Senato, dove però Azione non avrebbe, a meno di ingressi ulteriori, i numeri per non finire nel Misto assieme ai partiti di Bonelli e Fratoianni: quelli per cui Calenda disse di non volersi alleare con il Pd di Enrico Letta alle scorse elezioni politiche. 

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 11 agosto 2023 alle 10:40
Autore: Tommaso Di Caprio
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