Con la Cina, l'Italia intende “inaugurare una nuova fase nei rapporti bilaterali e investire sul partenariato, nell’anno in cui celebriamo il 20esimo anniversario del Partenariato strategico globale istituito tra i due Paesi nel 2004 e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo". Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista a “Milano Finanza”. 

“L’ Italia - ha osservato il titolare della Farnesina - è un Paese fortemente orientato all’export e la Cina resta un partner economico-commerciale per noi strategico, il primo in Asia e il secondo extra-Ue dopo gli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di presentare alla controparte cinese le vaste opportunità di scambi commerciali e di investimenti offerte dal tessuto imprenditoriale italiano, anche alla luce dell’importanza che le nostre aziende annettono al partenariato con Pechino“.

“Sì, ho accolto in Italia il Ministro del Commercio cinese Wang Wentao, e co-presieduto con lui la XV sessione della Commissione Economica Mista Italia-Cina a Verona l’11 aprile, seguita da un importante Forum di dialogo imprenditoriale che coinvolgerà rappresentanti di qualificate società cinesi e italiane”, ha aggiunto. 

Tajani ha sottolineato che “Nel quadro degli appuntamenti di Verona abbiamo individuato l’agroindustria, l’e-commerce, gli investimenti e il farmaceutico e biomedicale. Si è deciso di organizzare anche un roadshow in Italia delle principali piattaforme di e-commerce cinesi, che partirà simbolicamente proprio da Verona. Si tratta di un’iniziativa che vuole promuovere nuove opportunità per le nostre imprese, in particolare per le Pmi".

In merito al ruolo della Commissione economica mista, Tajani ha spiegato che questo organismo “rappresenta il primo importante appuntamento ad alto livello politico con la Cina del 2024, dopo la mia missione a Pechino nel settembre 2023, e ci consentirà di consolidare l’attuale fase di ridefinizione e rilancio delle relazioni bilaterali. Vogliamo lavorare con i nostri partner cinesi per superare le barriere che ostacolano l’accesso dei nostri prodotti al mercato cinese e affrontare le criticità segnalate dalle nostre imprese, incluse le problematiche relative alla tutela della proprietà intellettuale, oltre che facilitare l’attrazione di investimenti cinesi in Italia”.

“Si, perché vogliamo rafforzare quelli aerei, anche in chiave di promozione turistica, possibilmente anche con l’attivazione di un volo diretto verso il Veneto. Con il Forum di Dialogo Imprenditoriale, che si svolgerà dopo la Cem, porteremo a Verona l’intero polo per l’internazionalizzazione delle imprese, dal Maeci a Cdp, Simest, Sace e Ice", ha proseguito. 

“Occorre lavorare con spirito di squadra - ha proseguito Tajani - in favore delle nostre imprese, nel solco della ‘diplomazia della crescita’, la strategia che ho inaugurato sin dai miei primi giorni alla Farnesina”. “Il nostro impegno - ha concluso il Ministro - è quello di lavorare per facilitare l’attrazione di qualificati investimenti cinesi in Italia, il cui livello è attualmente ben al di sotto del potenziale, ferma restando l’esigenza di tutela degli asset strategici nazionali. Il principio da rispettare è, per la Cina come per altri investitori internazionali, quello del level playing field. L’obiettivo è attrarre investimenti finalizzati alla crescita economica del nostro Paese, in grado di generare ricchezza e occupazione e mutualmente vantaggiosi”.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 12 aprile 2024 alle 16:50
Autore: Tommaso Di Caprio
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