“Inaudita cialtronata del governo in extremis sul DL cessione crediti: chi nel 2022 è incapiente (cioè non riesce a scaricare dalle tasse tutto il credito d’imposta), avrà in cambio un Btp. Ma nel 2028, sei anni dopo. E senza prevedere la copertura nel 2028: le emissioni di debito pubblico, ci dice adesso il sottosegretario Freni, rimangono invariate. Significa che il governo del 2028, il primo della prossima legislatura, si troverà un buco le cui proporzioni ora non sono determinabili”.

Lo scrive sui social Luigi Marattin, capogruppo di Azione – Italia Viva – Renew Europe in Commissione Bilancio alla Camera, che spiega: “Abbiamo chiesto al governo di ritirare la norma. Oppure, in subordine, emettere il Btp subito, e non nel 2028. Così eviterebbero di scaricare il problema sulla prossima legislatura, e – conclude - si prenderebbero la responsabilità della scelta che hanno fatto”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 29 marzo 2023 alle 17:00
Autore: Redazione PN
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