Non c’è pace “mediatica” per Silvia Romano, la cooperante italiana rapita 18 mesi fa in Kenya e liberata sabato scorso. C’è stata bagarre alla Camera dei deputati, infatti, dopo che il deputato della Lega, Alessandro Pagano, ha definito la Romano come "la neo-terrorista". Pagano è stato ripreso dalla vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, cosa che non ha impedito vivaci proteste di molti deputati. Pagano ha criticato il governo, perché al funerale di un poliziotto morto per il coronavirus non era presente nessun proprio rappresentante, mentre - ha aggiunto - quando “è tornata una neo-terrorista, perché questo è El Shabaab, sono andati ad accoglierla".

Immediate le voci di protesta si sono levate dall'emiciclo. Subito dopo ha preso la parola Emanuele Fiano (Pd), che ha definito "inaccettabili" le parole di Pagano, perché ha utilizzato l'Aula per "diffamare e calunniare una persona in termini di codice penale, una persona che è stata 18 mesi prigioniera dei terroristi. Evidentemente - ha concluso - l'onorevole Pagano se ne assume la responsabilità". Protesta anche il deputato Pd, Filippo Sensi, che poi su twitter definisce le parole di Pagano come "il vomito".

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 13 maggio 2020 alle 10:40 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
vedi letture
Print