“La ratio del nuovo Dpcm è che dove c’è una zona rossa viene chiuso tutto come oggi. Nella altre aree dove c’è un numero crescente di casi – 250 casi ogni 100mila abitanti nell’aggregato settimanale - significa che il contagio corre ed è necessario procedere con ulteriori chiusure”. Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri a Timeline su Sky TG24 spiegando che siccome il contagio per queste nuove varianti sembra avvenire ora anche fra i soggetti molto più giovani”. “Nelle zone arancioni o gialle – prevede il viceministro - dovrebbe restare valida l’opzione di fare misure più restrittive perché bisogna proteggere anche coloro che trasmettono il virus

“E’ cambiato il gioco che sta facendo il virus colpendo, seppur con sintomi molto lievi, quelle fasce d’età che prima erano preservate e che rappresentano comunque un serbatoio per la diffusione del virus. E’ chiaro che non andrebbe chiusa solo la scuola ma anche altre attività dove vi è il rischio di contagio”. Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri a Timeline su Sky TG24. “Io consiglio sempre di indossare la mascherina Ffp2 – ha detto ancora - laddove c ‘è più rischio, dove c’è più occasione di incontrare persone. Mezzi pubblici per esempio, ma anche all’aperto, penso agli affollamento ai navigli. E' quello che dico anche a mia madre. E' come un maglione, se fa più freddo bisogna usare quello più pesante”.

“Bisogna valutare la possibilità della singola dose per quanto riguarda Pfizer e Moderna, e fare la seconda più avanti rispetto a quanto previsto dalle linee guida vista la carenza e il fatto che è dimostrato che la prima dose è comunque molto protettiva”. Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri a Timeline su Sky TG24 precisando: “La decisione spetta al Cts in seno all’Aifa. Il principio non può essere molto diverso da chi ha avuto il virus e fa il vaccino entro i sei mesi. Una cosa è certa: si può andare oltre le tre, quattro settimane indicate”. Sileri ha poi detto: “Il meccanismo si inceppa a livello regionale, alcune Regioni sono indietro perché c’era già una sofferenza dei dipartimenti di prevenzione. Inoltre c’è stato anche qualche ‘furbetto del vaccino’ che è stato vaccinato non avendone ancora diritto”. Il piano, dunque, per il viceministro sta andando avanti, “si tratta di resistere ancora qualche settimana” ha detto ricordando la quasi immunità di gregge raggiunta nella popolazione dei più anziani, la copertura garantita dai vaccini contro le varianti e un’ampia immunità garantita dalla dose singola.

“E’ cambiato il gioco che sta facendo il virus colpendo, seppur con sintomi molto lievi, quelle fasce d’età che prima erano preservate e che rappresentano comunque un serbatoio per la diffusione del virus. E’ chiaro che non andrebbe chiusa solo la scuola ma anche altre attività dove vi è il rischio di contagio”. Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri a Timeline su Sky TG24. “Inoltre – ha spiegato - se c’è una maggiore contagiosità, maggiore probabilmente dovrà essere la distanza interpersonale e magari il tipo di mascherina nei luoghi dove c’è più affollamento. Non per la scuola ma in generale

“Arcuri ha dato il massimo. Quando ci sono tante cose da fare non tutte possono venire al meglio. L’avvicendamento con il nuovo commissario sarà utile per aver un coordinamento centrale probabilmente più forte”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 02 marzo 2021 alle 18:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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