"Con il Pnrr sono in arrivo miliardi per costruire o rimettere a nuovo scuole, asili, palestre e mense in tutta Italia. Ma anche i grandi interventi viaggiano sulle gambe delle persone. Serve quindi la stessa attenzione sul fronte del personale scolastico. Non ci stancheremo di ricordare che la qualità dell'insegnamento parte da un'adeguata conoscenza delle caratteristiche di ogni singolo studente.

Obiettivo impraticabile affidandosi a un esercito di supplenti, spesso pure loro in numero insufficiente per una politica che troppe volte nei fatti ha visto come fumo negli occhi l'investimento sui docenti e sui lavoratori del settore in generale". Lo dichiara il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura al Senato, che spiega: "Se con l'intervento europeo arrivano fondi importanti per le strutture scolastiche senza che parallelamente lo Stato faccia la sua parte sul fronte del personale, l'istruzione rischia di restare al palo. Qualcuno si premura di ricordare che nel 2026 serviranno 30 mila docenti in meno in seguito al calo demografico, per cui dovremmo addirittura ringraziare se si finanzierà lo stesso numero di lavoratori della scuola, dimenticando che gli uffici scolastici sono costretti ogni anno a cercare 150/200 mila supplenti. Per non parlare delle carenze che riguardano il personale amministrativo, tecnico e ausiliario senza il quale - conclude Pittoni - le scuole neanche aprono...".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 04 dicembre 2021 alle 15:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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