"Scuola: tra 'chiudi tutto' e 'apri tutto', esiste anche la terza via dell'intelligenza e della responsabilità". Lo ha dichiarato Andrea Brenna, segretario nazionale de il Popolo della Famiglia:



"E' ora che i governanti nazionali e regionali la smettano di considerare i cittadini italiani incapaci di avere buon senso, di darsi regole, di essere responsabili e di agire con la massima prudenza sia personale che collettiva.



Mi riferisco in particolar modo alla scuola, oggetto di continue chiusure e riaperture, a seconda dei dati di contagio.



Ritengo doveroso che venga sempre garantito il fondamentale diritto allo studio dei nostri bambini e ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado e dei nostri giovani nelle università.



Il governo permetta agli alunni di ritornare quanto prima alle lezioni in presenza, garantisca la didattica a distanza a tutti quegli alunni che non hanno condizioni domestiche tali da permettere il distanziamento tra loro ed i soggetti fragili o più a rischio conviventi.



Questi alunni troverebbero nei loro familiari più a rischio e con loro conviventi, soggetti in grado di accudirli e di assisterli durante la didattica a distanza, evitando pertanto che essi debbano frequentare i plessi scolastici, i mezzi di trasporto, le fermate di bus, le metropolitane, evitando che si portino tra le mura domestiche il contagio.





Il legame tra genitori a rischio e i propri figli, tra i nonni a rischio e i loro nipoti resterebbe preservato e rilanciato.



Solo in questo modo potremmo evitare l'affollamento delle terapie intensive, dovuto ai contatti tra la collettività e i soggetti più fragili e più a rischio, preservando il diritto allo studio e la serenità, non meno importante, di moltissime famiglie.



Le stesse famiglie che, oltre a dover affrontare le difficoltà di lavoro quotidiane, avrebbero, con la didattica a distanza generalizzata e di massa, moltissime difficoltà nell'accudire i figli che resterebbero diversamente soli tra le mura domestiche durante la didattica a distanza.



Auspichiamo in un governo che intessa con i cittadini un rapporto di fiducia, di responsabilità, di collaborazione, di comune azione durante l'emergenza, affinché tutti i diritti, in particolare il fondamentale diritto allo studio, siano sempre totalmente preservati.



Una soluzione, questa, che migliorerebbe l'attuale livello di protezione delle persone più fragili e a rischio oggi a tratti esposte ad aperture e chiusure generalizzate che non considerano il loro rischio di esposizione al contagio",
conclude Brenna.



 

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 08 marzo 2021 alle 07:00
Autore: Redazione PN
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