“La tragedia di Giulia provoca in queste ore sentimenti di smarrimento e di inquietudine nei decisori politici e negli educatori che si domandano, ancora una volta: dove abbiamo sbagliato?

Giulia rappresentava per tutti noi la studentessa modello che aveva scelto le STEM e stava per concludere con successo i suoi studi accademici. Capace, libera ed autonoma aveva già trovato un primo lavoro al di fuori della sua città.

Dopo il tragico epilogo, il Governo pensa ora di ricorrere all’introduzione di nuove “materie” legate all’affettività e al rispetto per prevenire comportamenti sbagliati.

Troppo poco! Serve al contrario, puntare su una nuova formazione dei docenti che esalti la loro preparazione pedagogica e la capacità di sapersi relazionare come persone con gli studenti e le loro famiglie.

Allo stesso modo, occorre non più accontentarsi di formare classi miste in cui ragazzi e ragazze siedono gli uni accanto alle altre. Siamo giunti ad affermare la parità tra uomo e donna da individualisti mentre occorre fare esperienza costante nei contesti formali ed informali di relazioni di gruppo per permettere agli studenti di arrivare a possedere capacità di gestione dello stress, empatia, problem solving, motivazione e proattività, abilità che sviluppano approcci positivi e funzionali tra le persone a prescindere dal genere. E’ questo che la scuola deve essere chiamata a fare per non consegnare alla società di domani pregiudizi e barriere di genere e di civile convivenza”. Così dichiara Valentina Aprea, Responsabile Istruzione di Forza Italia.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 20 novembre 2023 alle 13:30
Autore: Redazione PN
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