Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel discorso a Esof durante la cerimonia conclusiva ha dichiarato: "La mobilità appare come valore, mai come minaccia: l'abbattimento delle barriere - in particolare storiche e culturali - favorisce la mutua comprensione attraverso il linguaggio universale della scienza in un luogo esso stesso paradigmatico, in cui popoli e lingue da sempre hanno interagito" e da questo punto di vista in quanto a "interesse nel progresso dell'umanità e la costruzione della pace, Trieste può essere il nostro modello. Un modello unico di collaborazione internazionale e di diplomazia scientifica. Trieste è città che dalle ferite della sua storia ha tratto la consapevolezza del valore della contaminazione, che - in una dialettica costante e feconda di lingue e culture diverse - arricchisce le identità. Qui su tutti i tentativi di affermare la supremazia, addirittura la sopraffazione di una cultura sulle altre, ha prevalso il ruolo del dialogo, della convivenza. E se da un punto di vista sociale ne è nata "una civiltà multietnica e plurilingue, scientificamente questo si personifica in Abdus Salam, fondatore dell'ICTP, Centre for Theoretical Physics, che è un un modello unico di collaborazione internazionale e di diplomazia scientifica. Insomma, il peculiare tratto dell'identità triestina può costituire ancora un esempio per una strategia europea di cooperazione internazionale allo sviluppo, orientata a favorire relazioni solide e pacifiche tra i Paesi, basate sul dialogo costante tra comunità scientifiche e sulla più feconda circolarità dei saperi. Cardine di tutto questo sistema è, appunto, la mobilità scientifica, lo scambio scientifico, l'incontro di studiosi, come qui a Trieste, dove arrivano anche studiosi dai paesi in via di sviluppo".

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 06 settembre 2020 alle 20:30 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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