In una nota Laura Scalfi, membro del comitato promotore di Azione con delega alla scuola, dichiara: "Dopo il primo mese di emergenza era intuibile che le scuole si sarebbero aperte a settembre. La ministra Azzolina da aprile avrebbe dovuto chiedersi quali fossero le condizioni da creare per poterlo fare in sicurezza. In un momento in cui a causa Covid per decreto si sono limitate le libertà personali e imprenditoriali per decreto si potevano introdurre alcune misure che avrebbero reso più efficace la didattica.

Ci si è persi invece in linee guida enunciative di principi, retorica vacua, discussioni su arredi con e senza rotelle, non ci si è preoccupati di creare le condizioni per rendere possibile il cuore della scuola: l'apprendimento e la relazione educativa. Ora prendersela con il sindacato che a fronte di tali negligenze e confusione non ravvisa le condizioni di sicurezza per i lavoratori della scuola sembra kafkiano".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 21 agosto 2020 alle 19:15
Autore: Ivan Filannino
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