“Partigiani cattolici, liberali, angloamericani, brigate ebraiche sono spesso stati trattati come figli di un dio minore. Quest’anno a Reggio Emilia è toccato a noi di Italia Viva, ma sono episodi che purtroppo capitano ogni anno. Dal padre di Letizia Moratti, partigiano bianco insultato e fischiato, alla brigata ebraica a cui tocca sempre la stessa sorte, ogni anno a Milano bisogna addirittura “scortarla” per evitare problemi quando il corteo arriva alla strettoia di Piazza San Babila. Ora, con la guerra in Ucraina, le cose si stanno evidenziando con assoluta nettezza: qui non si vuole celebrare la democrazia, si vorrebbe invece sostituire un totalitarismo con un altro.

Il 25 aprile non è e non può essere monopolio di qualcuno, questa deve diventare davvero la festa di tutti gli italiani che, da ogni cultura politica, ripudiano il fascismo e celebrano la ritrovata libertà del nostro Paese e di noi italiani. La nostra Repubblica è antifascista e democratica: sono due parole, due qualità, che sono indissolubilmente legate tra loro. Senza l’una non può esserci l’altra: dev’essere chiaro a tutti, una volta e per sempre”, così in un post su Facebook il sottosegretario all’interno Ivan Scalfarotto di Italia Viva.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 25 aprile 2022 alle 21:50
Autore: Redazione PN
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