"Un caso che mi ha lasciato basita: un immigrato albanese pesta la moglie con una cintura e lega il figlio con il guinzaglio all’auto per picchiarlo. È successo a Caserta, e non m’interessa che l’animale autore di questo scempio sia albanese, una cosa del tutto trascurabile, e non perché abbia paura di essere accusata di xenofobia. Questo caso solleva ancora l’idea di quelle donne, quei figli che vivono un inferno domestico fatto di terrore e violenza.

Minacce, vessazioni, mortificazioni fisiche e psicologiche. L’ha fatto quell’albanese, ma è solo la punta dell’iceberg.
E così quell’uomo (forse il termine giusto è maschio, perché un uomo che merita questo nome non farebbe mai una cosa del genere) all’ennesima litigata nata dal nulla ha legato il figlio all’auto con un guinzaglio per pestarlo con un tubo da giardino. Non contento, è passato a picchiare la moglie con una cintura. A quel punto il ragazzo non ha retto più: è corso alla Questura di Caserta. Così la Squadra Mobile ha arrestato il 54enne.

L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Al ragazzino è stato riscontrato anche un trauma cranico non commotivo. Motivo? Il padre aveva sorpreso il figlio in compagnia di un amico che non gli piaceva.
La moglie, terrorizzata, impaurita, ha confermato il racconto dei figlio: ha raccontato di essere stata più volte picchiata dal marito. Strattonata per i capelli e buttata sul pavimento. Pugni e schiaffi.

Nel mondo, la violenza contro le donne interessa una donna su tre. La Polizia registra ogni 15 minuti una vittima di violenza di genere di sesso femminile. Maltrattamenti, stalking, abusi sessuali, fino alla forma più estrema di violenza: il femminicidio, commesso nella maggior parte dei casi in famiglia.
Nel triennio 2017-2019 le donne che hanno avuto almeno un accesso in Pronto Soccorso con l’indicazione di diagnosi di violenza sono state 16.140. Il Covid non fa che peggiorare la situazione.
I dati Istat sulle chiamate al numero verde antiviolenza 1522 evidenziano che il numero delle chiamate è notevolmente cresciuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 13.424 a 23.071.

Questo è quello che leggo. E penso: tanta attenzione non potrà che sollecitare l’attenzione di tutti sul problema della violenza sulle donne, ma poi leggo una notizia di pochi giorni fa: «Stuprò una donna di 34 anni a Milano: l’egiziano responsabile della violenza sessuale patteggia e non sconta neanche un giorno di carcere». E qui capisco che quest’opera di prevenzione non solo operativa, ma anche ideologica, perfino legislativa, per la tutela delle donne ci vede dopo decenni ancora all’inizio" lo ha scritto Daniela Santanchè sul proprio sito ufficiale

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 11 aprile 2021 alle 17:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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