“Il richiamo del ministro Cartabia ad affrontare il problema della tutela della salute mentale nelle carceri partendo dalla carenza di strutture territoriali in sostegno dei detenuti, riaccende un dibattito nel quale la Lega c’è ed ha le idee chiare. Ho presentato oltre due anni fa un disegno di legge che riformasse il ruolo decisionale nell’applicazione del TSO, simbolo di un fallimento eclatante di una ideologizzazione della salute mentale. L’applicazione disomogenea della legge Basaglia ha dimostrato in sé i limiti del provvedimento e la sua inadeguata ricaduta sulla nostra società. Ad una chiusura spesso frettolosa dei cosiddetti manicomi ha fatto da contraltare una carente diffusione territoriale di realtà dedicate alla cura della salute mentale e un’esplosione di presunte reti sociali o di sostegno cooperativistico che nulla hanno a che fare con la malattia mentale e che hanno scaricato sulla collettività il peso di una scelta politica precisa e ideologizzata. La politica guardi in faccia la realtà come fa la Lega: serve una severa presa di coscienza perché è giunta l’ora di una diversa gestione della tutela della salute mentale, o casi come quello di Ardea rischiano di diventare una tremenda consuetudine”.

Così la senatrice della Lega Raffaella Marin.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 16 giugno 2021 alle 00:50
Autore: Redazione PN
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