"Sto bene, ero a Pontassieve dove ho incontrato tanta gente e anche una persona che avendo idee che valgono poco ha usato le mani, ha usato gli insulti, le minacce e addirittura le maledizioni. La signora è stata fermata, non provo rabbia ma tristezza, nella vita si può avere idee ma la violenza non è mai la risposta. Alla persona che mi ha aggredito dico che mi dispiace per te, ma non porto rancore, ti perdono, capitolo chiuso, andiamo avanti". Così il leader della Lega Matteo Salvini in una diretta su Facebook dopo l'aggressione subita oggi a Pontassieve (Firenze).

"Non uso questo gesto, di cui avrei voluto fare a meno, per fare campagna elettorale - ha aggiunto -. Questo episodio non mi ha impaurito ma mi ha solo stupito in negativo. La Toscana non è questo, non è violenza, ma è inclusione, rispetto, confronto". Sarebbe ancora più, ha osservato ancora, se confermato che questa persona "lavora o ha lavorato per enti pubblici". Salvini ha poi spiegato che "oggi a pranzo avevamo prenotato e pagato in un ristorante" a Pontassieve "ma il titolare ha dovuto disdire perché ha ricevuto decine di minacce, anche di morte, perché apriva le porte del suo locale nel cuore della Toscana alla Lega. Ieri la sindaca di Pontassieve ha pubblicato un post in cui sosteneva che Matteo Salvini non era persona gradita nel suo comune. Sindaco, non è il tuo comune, è di tutti i cittadini. Non voglio legare i fatti però registriamo le minacce al ristoratore, il sindaco che dice che non sono persona gradita e oggi l'aggressione", ha concluso.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 09 settembre 2020 alle 16:40
Autore: Alessandra Stefanelli
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