"A Budapest, il giudice ha appena respinto l'istanza di Ilaria Salis per ottenere i domiciliari. L'Ungheria di Orbán vuole tenere il punto, mostrarsi ferma su una posizione irragionevole, per un fatto che si vuol punire in modo oggettivamente sproporzionato. L'Europa deve chiedersi se un Paese che si definisce "illiberale", e come tale si comporta, sia ancora compatibile con l'Unione". 

Lo scrive su X Ivan Scalfarotto, capogruppo di Italia viva in Commissione Giustizia da Budapest dove assiste al processo Salis 

"Mi aspetto che Giorgia Meloni e Antonio Tajani  facciano sentire forte la loro voce con il governo ungherese", conclude il responsabile esteri di IV 

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 00:40
Autore: Redazione PN
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