La senatrice del Pd, Monica Cirinnà, afferma: "Concordo con la proposta di Roberto Morassut su un punto: quello di un referendum consultivo sulla riforma dell'ordinamento di Roma Capitale. Ritengo invece un errore la sua proposta di accordo nazionale tra Pd e M5S che comprenda tutte le città che vanno al voto, a prescindere dalle situazioni locali che invece devono trovare le soluzioni migliori per la loro amministrazione. Sono convinta - aggiunge - che ripensare le grandi aree metropolitane, come Roma, Milano, Napoli ma anche Torino, e i loro poteri sia una sfida ineludibile per rafforzare la coesione sociale, rilanciare lo sviluppo e costruire benessere. Questo vale soprattutto per la Capitale d'Italia, che ha un estremo bisogno di poteri adeguati a reagire con forza allo stato di decadenza in cui purtroppo si trova. Serve un progetto e una coesione intorno ad esso. Le due parole chiave restano per me, in questo scenario, democrazia e cooperazione. Cooperazione, perchè tutte le forze politiche romane, indipendentemente dal risultato elettorale, dovranno impegnarsi sul tema della riforma in una vera e propria pax romana, remando nella stessa direzione per il bene di Roma. Democrazia, perché processi storici epocali come quello che Roma sta attraversando possono essere gestiti solo coinvolgendo la popolazione, mobilitandola democraticamente. Questo vale per il referendum - conclude Cirinnà - ma deve valere anche - nel centrosinistra - per la scelta dei candidati e dello schema con cui correre: non va mai dimenticato che il valore delle primarie non risiede soltanto nel momento del voto, ma anche e soprattutto nelle energie democratiche che le primarie liberano e mobilitano, aiutando il popolo del centrosinistra a ritrovarsi, e a camminare insieme".

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 28 settembre 2020 alle 13:00 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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