“Dalla “Relazione contenente i criteri per procedere alla revisione del meccanismo di controllo e di discarico dei crediti non riscossi per le conseguenti deliberazioni parlamentari” trasmessa dal Ministro dell’economia e delle finanze alle Camere per una ridefinizione della disciplina legislativa dei crediti di difficile esigibilità, emerge un quadro abbastanza chiaro del meccanismo di riscossione in Italia, che si traduce in un percorso troppo articolato che genera distorsioni sia per chi deve riscuotere il credito, sia per chi si accinge a saldare il debito”. Così in una nota l’On. Sestino Giacomoni di Forza Italia, membro del coordinamento di presidenza del partito azzurro e presidente della Commissione di vigilanza su CDP, annunciando la presentazione di una risoluzione della maggioranza che impegna il governo “ad agire in funzione della semplificazione dell’intera macchina della riscossione e della tutela del contribuente, bilanciando la doverosa tutela degli interessi erariali con quella di salvaguardia dei diritti delle persone”. In particolare, specifica l’esponente di Forza Italia “la Risoluzione impegna il Governo a salvaguardare le capacità reddituali dei debitori che non pagano per uno stato temporaneo di difficoltà, a migliorare il rapporto con il contribuente intensificando le comunicazioni e le informazioni rivolte al cittadino, a dare piena attuazione all’articolo 12 dello Statuto del contribuente in materia di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali”. Il governo deve “individuare meccanismi di riscossione più incisivi per i contribuenti cosiddetti recidivi”, ovvero “procedere ad una revisione dell’attuale sistema sanzionatorio fiscale, prevedendo delle sanzioni proporzionate alla gravità dell’illecito contestato”. Il testo della maggioranza, inoltre, impegna l’esecutivo “a valutare l’opportunità di prorogare i termini per il versamento delle rate dovute per la definizione agevolata dei carichi e a concedere una sospensione corrispondente a quella disposta in favore degli altri debitori di Agenzia delle entrate-Riscossione, pari a 18 mesi, per lo meno con riferimento alle scadenze 2021, onde evitare che si creino disparità tra i soggetti”. Inoltre, “La Risoluzione impegna il Governo altresì a valutare l’opportunità di procedere ad una estensione a 150 giorni del termine per il pagamento delle cartelle notificate nei mesi successivi la ripresa delle attività di notifica e riscossione; a prevedere modalità di rientro graduale dei debiti derivanti dai piani di rateizzazione sospesi nel periodo dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021, eventualmente rimodulando i piani originari. Così come siamo sicuri – conclude Giacomoni – che con aliquote oneste avremo cittadini onesti, siamo altrettanto convinti che con meccanismi di riscossione a tutela del contribuente avremo contribuenti più puntuali e la doverosa tutela degli interessi erariali”.
Sezione: Politica italiana / Data: Mer 13 ottobre 2021 alle 14:10
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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