“Tra i giallorossi in maggioranza c'è da registrare una preoccupante schizofrenia e un atteggiamento irresponsabile verso il Paese. Prima approvano il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia Clima) innalzando oltre il dovuto, al 22%, con l’Europa che aveva invece fissato l’asticella al 14%, il target italiano al 2030 delle rinnovabili nei trasporti, attribuendo un ruolo primario ai biocarburanti, poi, nella giornata di ieri, per la produzione di biocarburanti votano l'esclusione a partire dal 1 gennaio 2023 dell'utilizzo degli oli vegetali di palma, di soia e di altri residui di lavorazione delle materie prime di colture alimentari, sostanze ammesse dalla direttiva europea RED II a seguito di rigorose valutazione di impatto”. Lo dichiara il senatore Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia della Lega, dopo l'approvazione in Senato di un emendamento alla legge di delegazione europea 2019.

"Questa decisione, che non rispetta la Direttiva RED II, è molto grave, non solo perché si pregiudicano gli obiettivi 2030 per la decarbonizzazione della mobilità, ma soprattutto perché si si va pesantemente a colpire l’industria della raffinazione - risultata peraltro strategica durante il lockdown - che si sta convertendo verso la sostenibilità, mettendo così seriamente a rischio ingenti investimenti come quelli che riguardano le trasformazioni in bioraffinerie delle raffinerie di Venezia e Gela", denuncia Arrigoni. “Il Governo cambi idea e faccia cadere la delega su questa scellerata misura che in nome dell’ambientalismo ideologico avrà impatti negativi sulla filiera italiana, ostacolandola verso la transizione energetica e il rispetto degli obiettivi del PNIEC”.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 29 ottobre 2020 alle 00:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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