"Quota 102 e poi 104? Un compromesso per evitare un innalzamento troppo brusco dell’età pensionabile per alcuni lavoratori ma, nello stesso tempo, anche un messaggio molto chiaro verso il ritorno al percorso indicato dalla riforma del 2011".

Così, oggi su La Repubblica, l'economista ed ex ministra del Lavoro del governo Monti, Elsa Fornero.

"Quota 100 è stato un passo indietro, molto costoso, che ha dato benefici a pochi e che non ha affatto mantenuto la promessa di aumentare l’occupazione giovanile in sostituzione di quella più anziana - dice Fornero. Il governo Draghi sapeva di dover tornare ad una situazione di maggiore sostenibilità delle spesa pensionistica senza scaricare i costi sulle generazioni più giovani. Personalmente avrei preferito utilizzare gli strumenti già esistenti per ammorbidire l’aumento dell’età pensionabile, penso, tra gli altri, all’Ape social e ad Opzione donna. Ha fallito sul piano occupazionale - prosegue. Il presidente Conte disse, all’epoca, che ci sarebbero state tre assunzioni per ogni uscita. È successo il contrario: un ingresso per ogni tre uscite. Ma il mercato del lavoro non funziona sostituendo un lavoratore con un altro. In una fase di recessione dell’economia è difficile creare nuova occupazione, ma in condizioni di normalità dobbiamo puntare ad un mercato del lavoro che alzi il tasso di occupazione" conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 24 ottobre 2021 alle 11:00
Autore: Simone Gioia
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