“Finalmente una luce si è accesa sulla situazione di estrema vulnerabilità e totale mancanza di tutele che da anni colpisce i lavoratori delle piattaforme digitali. La crisi del Coronavirus ha accelerato la trasformazione digitale e l'espansione di modelli di lavoro basati su queste piattaforme che, se sulla carta consentono una maggiore flessibilità organizzativa dei tempi di lavoro, nella realtà non fanno altro che aumentare la precarietà e lo sfruttamento perché manca l’applicazione di accordi contrattuali. L’intervento della magistratura arriva in un momento cruciale a livello europeo, perché in questi giorni si stanno aprendo le consultazioni con le parti sociali europee.

È evidente che una sentenza così netta nel nostro Paese, che è uno dei fondatori dell’Unione Europa, in cui il fenomeno è così diffuso, influenzerà fortemente il dibattito europeo evidenziando la necessità di tutelare in modo chiaro e netto i diritti dei riders, lavoratori con la stessa dignità di tutti gli altri. Quella dei riders è da sempre una battaglia del Movimento 5 Stelle e al Parlamento europeo daremo il nostro appoggio a iniziative che vadano nella giusta direzione di garantire condizioni di lavoro eque e dignitose”, così in una nota Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 25 febbraio 2021 alle 12:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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