“In occasione della discussione alla Camera, in Commissione Affari Europei, della Legge europea 2019-2020 viene presentato un emendamento che vuole abrogare 2 principi fondanti del decreto legislativo n 26 del 2014 relativo alla protezione degli animali utilizzati ai fini scientifici o educativi.  

L’emendamento, presentato a prima firma da una collega di LEU, e sottoscritto anche da colleghi dei partiti di maggioranza e, purtroppo, anche da alcuni colleghi del M5S, vuole eliminare il divieto di utilizzo degli animali, nella ricerca di base, per la sperimentazione delle sostanze d’abuso e per gli xenotrapianti.  

È importante sottolineare che la ricerca di cui si parla non è la regolatoria, che riguarda l’immissione in commercio di farmaci e vaccini, ma quella di base, dove l'uso degli animali non è obbligatorio. 

 IL M5S nasce in difesa dell'ambiente e della tutela degli animali. Nella scorsa legislatura ci siamo battuti contro la sperimentazione animale, principio sostenuto anche dai nostri fondatori Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. L’emendamento in questione andrebbe ad abrogare proprio ciò che il movimento stesso aveva contribuito a far inserire nel decreto legislativo n. 26 del 2014 relativo alla protezione degli animali utilizzati ai fini scientifici o educativi! Quest’emendamento, cambierebbe, quindi, le norme sulla sperimentazione animale, eliminando i paletti che erano stati inseriti anche grazie a noi, proprio nella direzione della tutela del benessere animale”, lo affermano i deputati e i senatori del Gruppo tutela degli animali e della biodiversità del MoVimento 5 Stelle.

 “Entrando nel merito “giuridico” della questione, la procedura di infrazione relativa al recepimento della Direttiva 2010/63/UE, al momento è ferma a un parere motivato della commissione del 15.2.2017.  Ma qualora si attivasse, anche nell’immediato tale procedura, impiegherebbe circa 4 anni per arrivare a compimento.  

Quali interessi dunque si celano dietro un emendamento del genere e la fretta di inserirlo in questa legge? Non l’abbiamo ancora compreso.  

Durante questi 4 anni si potrebbe investire in metodi di ricerca alternativi, senza l’utilizzo di animali e nella formazione stessa dei ricercatori. A questo proposito, è notizia di pochi giorni fa dell’attribuzione del prestigioso premio internazionale Lush Prize, sezione Giovani Ricercatori, a due Italiani, Domenico Gadaleta, dell’Istituto Mario Negri di Milano, e Edoardo Carnesecchi, dell’università di Utrecht, per aver dimostrato che l’impiego di Big data, simulazioni computerizzate e intelligenza artificiale possono essere una valida alternativa, più efficace, più etica e meno costosa, rispetto alla sperimentazione animale nella ricerca, in particolare nel campo della tossicologia. 

Dinnanzi a tutte queste evidenze, noi chiediamo siano rispettati quei valori e quei principi che ad oggi ci hanno consentito di andare al governo del Paese conquistando la fiducia di milioni di cittadini. Non possiamo consentire si faccia dietrofront, abdicando ai valori e a principi che hanno ispirato le nostre azioni e senza i quali non saremmo più nulla e non rappresenteremmo più nessuno.  

 Auspichiamo una ferma presa di posizione da parte del Movimento 5 Stelle contro la sperimentazione animale e in sostegno di una ricerca che oltre a essere più etica è anche più predittiva. Una ricerca che crede nell’innovazione, nella tecnologia, nel rispetto della biodiversità, valori il linea con i nostri principi fondanti. Fermiamo subito questa vergogna!”, concludono.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 02 dicembre 2020 alle 06:50
Autore: Redazione PN
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