"In gioco c’è la tenuta democratica di un Paese, il nostro. In quel libro c’è scritta una cosa molto chiara che mette il Governo e l’Autorità delegata, Alfredo Mantovano, davanti a due sole strade possibili: dire che è stata scritta una bugia, smentendo ufficialmente. Oppure venendo immediatamente a spiegare al Copasir cosa è accaduto, da quanto tempo e cosa sta accadendo ora".

Parola del senatore e leader di Italia Viva, nonché direttore de Il Riformista, Matteo Renzi, oggi su la Repubblica, in riferimento alle rivelazioni pubblicate nel libro I potenti al tempo di Giorgia, scritto dal giornalista Paolo Madron e da Luigi Bisignani.

"Parlano di intercettazioni preventive. Quel lavoro, cioè, che l’intelligence può fare in assenza di un’inchiesta giudiziaria, ma quando si ritiene che sia in qualche modo in pericolo la sicurezza nazionale" spiega Renzi, che aggiunge: "Quello che scrive Bisignani è molto chiaro. Ed è l’esito di quello che da mesi gira in certi ambienti. E cioè che vi siano giornalisti o politici intercettati senza le garanzie costituzionali di un’indagine ma dai servizi segreti. Mi spiego meglio: data l’autorizzazione iniziale della Corte si procede a strascico, senza ulteriori autorizzazioni, e si arriva a intercettare giornalisti e politici. In questa maniera ogni settimana si potrebbe capire quello che accade nelle redazioni o quello che avviene nei palazzi della politica. Se questo fosse vero, ci troveremmo di fronte a una cosa di una gravità inaudita. Sarebbe minato alle basi il nostro equilibrio dei poteri che fonda il sistema democratico" aggiunge Renzi.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 31 maggio 2023 alle 11:00
Autore: Simone Gioia
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