Difende a spada tratta il Jobs act dagli attacchi del Partito democratico il leader di Italia viva Matteo Renzi che, quando era presidente del Consiglio e segretario dem, fece approvare la riforma del lavoro. "Il Jobs Act ha creato oltre un milione di posti di lavoro, di cui 700mila a tempo indeterminato - scrive Renzi in un intervento sul Qn -. Rinnegarlo significa rinnegare la cultura del lavoro che ha da sempre caratterizzato l'identità riformista del partito democratico". "L'aspetto incredibile di tutto questo - prosegue nella sua accusa - è che chi aveva fatto il Jobs Act era stato il Pd stesso". Il Pd, sostiene Renzi, "sta smentendo se stesso in un rovesciamento delle parti surreale". "Disconoscere il Jobs act", secondo l'ex premier, significa sconfessare "il Pd stesso". "Se cancellano con un colpo di spugna il riformismo che investe sul lavoro, abbracciando la cultura del reddito di cittadinanza - dichiara l'esponente del Terzo polo -, diventano semplicemente una copia del M5s". E ricorda che "all'epoca del governo gialloverde, quando fu portato in aula il reddito di cittadinanza, il Pd fece ostruzionismo". "Se però questa è la strada intrapresa da Enrico Letta, a questo punto possono anche decidere - conclude Renzi - di cambiare nome e passare da democratici a grillini".

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 06 settembre 2022 alle 10:30
Autore: Redazione Milano
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