"Trattato del Quirinale? Sono entusiasta. Macron e Draghi, con la regia di Mattarella, hanno segnato un passo straordinario per noi e per l’Europa. Chi oggi critica finirà come Di Maio che ieri era il più imbarazzato. Il grillino infatti era accanto a Mattarella di cui aveva chiesto la messa in stato d’accusa, a Draghi contro il quale voleva uscire dall’euro e Macron che aveva insultato al fianco dei Gilet gialli. La foto simboleggia la fine dei Cinquestelle. Era dai tempi di San Paolo a Damasco che non assistevamo a conversioni così spettacolari".

Lo afferma Matteo Renzi, leader di Italia Viva, oggi sul Corriere della Sera.

"L’Italia - spiega Renzi - è da oggi protagonista più forte nel rapporto coi vicini e nella costruzione del progetto europeo. Si parla di transizione ambientale, di transizione digitale ma non dimentichiamoci che c’è una transizione politica impressionante in corso. E l’Europa rischia di essere solo spettatrice della partita tra Stati Uniti e Cina. Per questo se Italia e Francia lavorano su una collaborazione più stretta è un bene per tutti. E poi la prossima partita decisiva per noi è la verifica sul Patto di stabilità. Dopo la pandemia non possiamo tornare alla situazione di prima. Se c’è un asse franco-italiano sarà più facile piegare le resistenze dei Paesi nord europei. Francia e Italia hanno molte diversità ma anche strategici interessi comuni. Il primo è proprio la riforma del Patto di stabilità. Macron e Draghi, insieme, faranno la differenza" aggiunge. "Quirinale? E' giusto votare un candidato tutti insieme, dalla Meloni ai grillini, da Salvini ai dem. Questo perché il presidente è l’arbitro, non un giocatore. Votare insieme al centrodestra, poi, in questo passaggio è un dovere istituzionale e algebrico visto che stavolta hanno i numeri dalla loro parte. Quindi Iv voterà col centrodestra e col centrosinistra un Presidente europeista e anche il Pd voterà col centrodestra".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 27 novembre 2021 alle 11:00
Autore: Simone Gioia
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