Attraverso il proprio sito ufficiale, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha commentato come di consueto le news del momento nella sua rubrica ‘Enews’: "Le terapie intensive sono a quota 500. Quelli che dicevano che riaprendo saremmo andati a 151.000 che fine hanno fatto? Dobbiamo essere prudenti, ma che rabbia quando presunti esperti giocano la carta della paura.

- Finalmente inizia a diventare condivisa la necessità di riaprire le scuole. Sembrava un vezzo di noi di Italia Viva, è una priorità per il Paese. Del resto, come ho detto nell’intervento in Aula della scorsa settimana, un Paese che chiude le scuole per prime e le riapre per ultime è un Paese che ha un problema con il futuro.

- Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?

- Il calcio riaprirà. O il 13 giugno o il 20 giugno. Bravo il ministro Spadafora a cambiare opinione, anche grazie alla campagna di qualche giornale come il "Corriere dello Sport" e di qualche bravo parlamentare come Daniela Sbrollini e Luciano Nobili. Poi vi confesso che mi piacerebbe molto vedere i play off per assegnare lo scudetto. Prima o poi accadrà, ne sono certo.

Ma c’è una cosa da dire prima di tutte: per far ripartire i posti di lavoro abbiamo bisogno degli investimenti. Cioè il Piano Shock che anche il Premier ha indicato, infine, come priorità. Per questo, nei prossimi giorni, torneremo a rilanciare sull’attuazione di questa sfida fondamentale. E, nel frattempo, lancio un appello sulla questione Autostrade: è finito il tempo della divisione ideologica. La vicenda ASPI va affrontata con serietà, rigore, competenza, discontinuità, certezza del diritto. E bisogna farlo subito, noi ci siamo. Perché altrimenti decine di miliardi si fermano e vengono bruciati sull’altare del totem burocratico.

Intanto, c’è uno scandalo incredibile sulla giustizia di cui non parla nessuno. Quando le intercettazioni sul giudice Palamara hanno toccato Luca Lotti o Cosimo Ferri tutti hanno dedicato paginate. Adesso, che toccano molti altri politici e scoperchiano un sistema che riguarda giornalisti, uomini dello spettacolo, altri magistrati, sono tutti zitti. Chissà perché…”, ha concluso.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 25 maggio 2020 alle 18:30
Autore: Alessandra Stefanelli
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