"Non mi tiro indietro rispetto ad Open, perché Open è la Leopolda. Quindi domani mostreremo qualche documento".

Così, all'Huffington Post, il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

"I Pm hanno violato la legge e la Costituzione, non io. Ma questo lo illustrerò mercoledì prossimo in Giunta per le autorizzazioni ai colleghi senatori - spiega Renzi. Magari se ne accorgeranno anche i miei silenziosi amici del Pd, che sulla giustizia hanno abbandonato la svolta garantista impressa col nostro governo e si sono buttati tra le braccia dei manettari. Quelle comunicazioni non hanno alcun rilievo nel processo. Ma sono acquisite in modo illegittimo violando l’articolo 68 della Costituzione e vari articoli di legge" aggiunge. E sul ddl Zan, Renzi afferma: "Dice molto della voglia dei leader di andare a votare. Nomi e cognomi: Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte. È il loro vero obiettivo. A parole dicono alcune cose, ma nella sostanza non vedono l’ora di andare ad elezioni, chi per un motivo chi per l’altro: Letta e Conte per cambiare i gruppi parlamentari, la destra perché pensa di vincere. Gli unici che non si sono accorti del giochino sono i parlamentari del centrosinistra e dei grillini che si stanno consegnando a chi li manderà a casa un anno prima. Guardi, è come con il ddl Zan: a parole lo difendevano, poi creavano le condizioni per affrontarlo" sottolinea. Infine, su possibile elezioni in caso di elezione di Mario Draghi come prossimo Presidente della Repubblica Renzi ha le idee chiare: "Il rischio elezioni c’è con qualsiasi presidente. Se il Parlamento si sfilaccia, infatti, si vota. La destra si sta schiacciando su posizioni sovraniste, Salvini non fa l’operazione Ppe per non dare spazio a Meloni, Meloni litiga con Le Pen perché la considera troppo moderata, e non so se mi spiego. Tirano a votare".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 19 novembre 2021 alle 17:20
Autore: Simone Gioia
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