“Dopo due anni di pandemia il sistema Paese ha la necessità di ripartire con forza. La misura del RDC, però, non aiuta la ripresa, anzi la mette fortemente in pericolo. Tra le tante assurdità di questo sussidio, a cui serve una radicale revisione, si palesa una vera e propria discrepanza sociale. I lavoratori sono obbligati al green pass mentre molti percettori del reddito di cittadinanza che rifiutano il lavoro non sono soggetti ad alcun obbligo vaccinale o di tampone. Ha senso? Le imprese non possono permettersi di perdere personale: i tamponi gratuiti o, per lo meno a prezzo calmierato, sono necessari. Interi settori produttivi sono già in crisi da tempo perché il sussidio non incentiva le assunzioni. Non ha senso che chi non ha voglia di lavorare stia comodamente seduto sul divano, mentre chi si alza alle 5 per andare in fabbrica sia costretto a pagare a spese proprie i prelievi diagnostici”.   

Lo dichiara il senatore emiliano della Lega Maurizio Campari.

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 17 ottobre 2021 alle 21:15
Autore: Redazione PN
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