"Sulla riforma dell’informazione la Rai ha il dovere di dare risposte alla Vigilanza e ai cittadini che pagano il canone: davvero l’Ad Fuortes, che si è presentato denunciando il grave buco nei conti del servizio pubblico, intende proseguire con la moltiplicazione delle testate giornalistiche, dei direttori, dei vicedirettori, dei microfoni nelle trasferte internazionali? Davvero la Rai vuole rimanere l’unica tv pubblica a livello mondiale con ben 8 testate giornalistiche? Davvero la Rai di Draghi si appresta a varare l’ennesima tornata di nomine e lottizzazioni? Come può questo Cda ignorare che c’è un progetto, il Piano News di Gubitosi, già approvato da un precedente Cda e dalla Vigilanza, che farebbe risparmiare 70 milioni all’anno e porterebbe la Rai al pari di Bbc, France Television, Zdf, Tve e tutti i servizi pubblici europei?". Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. 

"Quanti casi Isoradio - prosegue Anzaldi - i cittadini dovranno ancora finanziare con i loro soldi? Un anno fa, in spregio al buonsenso e alla buona amministrazione e ignorando le denunce avanzate ad esempio dal sottoscritto, la Rai gialloverde decise di nominare un nuovo direttore a Isoradio, invece di accorpare la testata al Gr come sarebbe stato naturale visto che nella radio la Newsroom unica è stata fatta con successo dal 1993. E i risultati si vedono: in 6 mesi c’è stato un netto crollo degli ascolti, -25% per un’emittente di pubblica utilità che con la nuova direttrice Angela Mariella ha visto la proliferazione di trasmissioni di carattere politico, in aperta violazione del Contratto di Servizio per un’emittente che in base all’articolo 13 dovrebbe occuparsi esclusivamente di infomobilità. Dai 754mila ascoltatori medi del secondo semestre 2020 si è passati a 616mila del primo semestre 2021. Un tracollo senza precedenti. E Fuortes che fa?". 

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 26 ottobre 2021 alle 13:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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