“Romano Prodi, intervistato sul ‘Corriere della sera’ da Federico Fubini, lamenta di aver invitato più volte la Rai in passato a dedicare spazio, magari con una fiction, ai ragazzi degli istituti tecnici, decisivi per la crescita tecnologica e industriale italiana. Un invito che non ha mai ricevuto risposta. Perché? Per quale motivo la proposta di Prodi non ha trovato ascolto, visto che appare un tema davvero da servizio pubblico?”. Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. 

“Dopo una tale presa di posizione – prosegue Anzaldi – da chi ha ricoperto per 2 volte l’incarico di presidente del Consiglio, è stato presidente della Commissione Europea e rappresenta una delle personalità politiche e istituzionali più autorevoli del nostro Paese, speriamo che nella nuova Rai del presidente Draghi qualcosa si muova. Altrimenti sarebbe sacrosanto, come ho già proposto in passato, che una parte del canone venisse messa a bando, affinché anche le tv commerciali possano concorrere a dare quel servizio pubblico che troppo spesso la Rai ormai non fornisce più. La stessa Rai il cui amministratore delegato Fuortes ha denunciato in commissione di Vigilanza il buco finanziario da centinaia di milioni di euro nei bilanci aziendali ma nello stesso tempo sembra intenzionato ad andare avanti, in modo inspiegabile, con la moltiplicazione dei direttori e delle nomine”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 27 ottobre 2021 alle 13:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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