"È una fase cruciale per il Paese. Il Pnrr è l’ultimo treno che ci può far cambiare pelle e portare nella modernità. La Lega ha fatto una scelta importante, la più difficile e impervia, entrando in questo governo. Ma ha deciso di non stare sugli spalti a guardare, bensì di entrare in campo. Perché questo è il governo che può cambiare l’Italia".

Lo ha detto Luca Zaia, presidente della regione Veneto, oggi al Corriere della Sera.

"Draghi sino al 2023? Noi siamo convintamente con lui, non abbiamo piani B - afferma Zaia. Sono tra quanti hanno sostenuto la nascita di questo esecutivo e ha creduto nella scelta di una figura come Draghi. Ha dato standing internazionale al Paese, ci ha consentito di rialzare la testa. È uno che decide, virtù rara che ha dato al suo governo un profilo innovativo per le consuetudini italiane". "Al Quirinale? Di certo al governo ha fatto bene e sta continuando a fare bene. Un cambio in corsa rischia solo di introdurre turbolenze molto pericolose. Direi, anzi, che già il solo evocare elezioni anticipate è pericolosissimo. Il rischio che intravedo - prosegue - è che potremmo ritrovarci Draghi non eletto al Quirinale ma nemmeno più a Palazzo Chigi. Sarebbe un disastro. Per me, se si vuole che Draghi diventi presidente della Repubblica va eletto al primo scrutinio da una maggioranza molto ampia. Altrimenti, meglio lasciar perdere perché con il voto segreto è possibile ogni cosa" conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 01 dicembre 2021 alle 10:40
Autore: Simone Gioia
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