“Sottoscrivo la condanna delle violenze e la solidarietà alle forze dell’ordine per gli scontri di ieri a Montecitorio, ma non possiamo non capire e non comprendere le ragioni che portano le persone alla protesta. Non si può continuare a chiedere ai cittadini di vivere nell’incertezza e nella paura dopo oltre un anno di chiusure a causa della pandemia. Dobbiamo capire che quello che queste persone chiedono non è un’ulteriore assistenza, ma di poter lavorare. Rivendicano il diritto di tornare a essere protagonisti delle proprie vite, di avere la dignità che deriva dal proprio lavoro. Chi protesta lo fa proprio per raccontare questo disagio, disagio che conosciamo, e per chiedere certezze sul futuro.

Ci sono dati sanitari drammatici, ma sono drammatici anche i dati economici e sociali: in un anno, nonostante il blocco dei licenziamenti, abbiamo perso un milione di posti di lavoro e la tensione sociale continua a crescere. Allora io faccio due proposte: sappiamo che c’è un piano di vaccinazione, son ipotesi e proiezioni della progressiva copertura della popolazione, contemporaneamente bisogna riprogrammare le riaperture in modo da permettere a certi settori di prepararsi e organizzarsi; non si può dire, ad esempio, a una fiera ‘apri domani’, lo deve sapere con settimane di anticipo, è questa la certezza di cui molti imprenditori e i loro dipendenti hanno bisogno, non si può continuare con infiniti ‘’stop and go’. In secondo luogo, per certi settori il ristoro di qualche migliaio di euro è un pannicello caldo, piuttosto che ristori a fondo perduto offriamo a questi imprenditori prestiti, garantiti dallo Stato, da restituire a medio-lungo termine (15-20 anni), è questo il modo di investire veramente su di loro, sulla loro capacità imprenditoriale. È questa la fiducia di cui hanno bisogno”. Così Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia, oggi nel suo intervento in Aula alla Camera dei deputati.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 07 aprile 2021 alle 11:45
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
vedi letture
Print