“La sindrome del complotto e dell'accerchiamento in Europa così come quella dello scaricabarile sono un grande classico della politica italiana che però crea solo confusione e impedisce di agire lucidamente. Non sono né Germania né Francia a valutare il PNRR italiano ma la Commissione UE, che ha fatto un investimento politico enorme nel lanciare il Recovery Plan e nel sostenere il PNRR. È chiaro che non esiste alcun vantaggio a farlo fallire e infatti la Commissione sta mostrando tutta la disponibilità possibile , come precisato da Gentiloni. Nonostante questa disponibilità molti elementi del PNRR sono scritti nel regolamento approvato a dicembre 2020 da Consiglio e Parlamento e non si può stravolgerli a piacimento.

Se dovesse fallire il piano Italiano sarebbe un problema per l'attuale maggioranza al Pe e si darebbe spazio di manovra politica ai conservatori e ai sovranisti , perché è lì che si annidano i veri nemici del Recovery e del PNRR e della flessibilità in genere. Purtroppo Meloni le ostilità maggiori in Europa ce le ha in casa, mentre ogni giorno riceve la disponibilità e la collaborazione della Commissione UE e di tutte le forze europeiste, sia a Bruxelles che in Italia. Spero sappia sfruttarla al meglio”, lo scrive in una nota l’eurodeputata del Pd Irene Tinagli, presidente della Commissione per i problemi economici e monetari a Bruxelles.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 05 aprile 2023 alle 17:20
Autore: Redazione PN
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