"Contrariamente a ciò che molti pensano, il Pnrr ormai è scritto e va attuato. La parte degli investimenti è precisata nel dettaglio. Lo dico perché molti pensano di poter imbarcare progetti nel Pnrr all’ultimo momento su temi che non sono stati inseriti nella versione andata a Bruxelles".

Sono le parole del Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, al Corriere della Sera.

"Vedo tante dichiarazioni in questo senso, ma oggi non è più possibile - dice Giovannini. Per ciò che concerne invece le riforme del Recovery, è evidente che alcune sono divisive perché altrimenti si sarebbero già fatte in passato. Dunque, è legittimo che i partiti esprimano il loro punto di vista su misure incisive come quelle sulla concorrenza, quella fiscale o sugli appalti. Ma questa è la democrazia - aggiunge. Finora questo governo è stato capace di decidere. Non è che siano stati solo distribuiti sostegni. Sono state prese decisioni importanti anche su riforme specifiche, magari settoriali, i cui frutti avranno effetti nel tempo. Per esempio abbiamo tagliato drasticamente i tempi del contratto di programma di Ferrovie dello Stato, perché era la precondizione per assegnare in tempi record i fondi. Nel passato arrivavano due o tre anni dopo. Ora il Parlamento ha accettato di non discutere nel dettaglio la lista delle opere, in gran parte già incorporate nel Pnrr.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 23 ottobre 2021 alle 12:00
Autore: Simone Gioia
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