“La differenza tra questo governo e i precedenti è data dal fatto che gli esecutivi precedenti si sono posti il problema degli obiettivi da raggiungere nell’immediato, la seconda, la terza rata, la scadenza di giugno, mentre questo governo ha un angolo visuale completamente differente, perché ha la responsabilità di guardare a ciò che accade per ogni rata fino a giugno del 2026, cioè fino al termine della legislatura”. Lo ha dichiarato  il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo all’Abruzzo Economy Summit per parlare della nuova modulazione del Piano di ripresa e resilienza.

“Le scelte che oggi stiamo compiendo – ha spiegato secondo un comunicato inviato dagli organizzatori dell’evento – guardano al completamento del Piano e alla data di giugno del 2026, entro la quale, se gli interventi non saranno completati e collaudati, rischieremmo di avere il danno della revoca delle risorse e la beffa di trovarsi in presenza di interventi già avviati, che hanno prodotto delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, e di dover trovare sul nostro bilancio le risorse per andare a coprirli”. Fitto ha parlato di “un livello di responsabilità enorme” e della necessità di fare scelte che “vadano nella direzione corretta”, obiettivo che si concretizza con “la revisione del Pnrr”.

Fitto ha fatto un riferimento anche agli interventi per i comuni, una partita da 6 miliardi di euro per la rigenerazione urbana e all'efficcentamento “all’interno di un piano finanziato nel 2019 per circa 40 mila interventi, un miliardo dei quali sulla viabilità, che è certo non essere ammissibili dal Pnrr, e sugli altri 5 miliardi il 75 per cento sono inferiori ai 100 mila euro”. 

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 22 settembre 2023 alle 17:20
Autore: Tommaso Di Caprio
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