“Come giornalista, ma soprattutto come rappresentante dei cittadini, porto all’attenzione del Parlamento europeo alcuni episodi che dimostrano come in Italia la libertà di stampa sia sempre più minacciata dalle querele temerarie. Questa tecnica per silenziare i giornalisti prevede o una diffamazione a livello penale o molto più spesso una richiesta di risarcimento di un danno di immagine, a livello civile, che è un concetto molto più sfumato e molto più labile. Inoltre, destano estrema preoccupazione le perquisizioni ai danni di giornalisti e il sequestro di materiale, quali computer e telefonini, e di conseguenza anche l’apertura di indagini che hanno come unico obiettivo quello di identificare le fonti dei giornalisti che sono segrete e tali vanno mantenute. Davanti a questo scenario per molti giornalisti è impossibile fare il proprio dovere. Casi come questi avvengono anche in altri Paesi europei, segno che le querele temerarie siano ormai diventate in Europa una consuetudine per intimidire la libera stampa.

Un’altra questione che è molto grave e che si sta manifestando sempre più spesso è quella del dossieraggio nei confronti dei giornalisti. in Italia c’è stato il caso di una trasmissione televisiva che si occupa di inchieste molto importanti, Report, a cui va tutta la mia solidarietà. I giornalisti di questa trasmissione sono stati oggetto di dossier falsi che tentano di screditare in ogni modo il loro lavoro. Chiediamo all’Europa di sorvegliare su questi elementi che minano fortemente la libertà di stampa”, così Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, durante un intervento in Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 11 maggio 2021 alle 16:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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