“L’accordo sulla revisione del regolamento ‘Controlli’ per la pesca raggiunto nella notte a Bruxelles è una pessima notizia. Nel testo è previsto l’obbligo di installare telecamere a bordo di quei pescherecci di lunghezza superiore ai 18 metri che vengono considerati, secondo l’Ue, un serio rischio all’applicazione dell’obbligo di sbarco. Inoltre è previsto un inasprimento folle delle regole sul cosiddetto ‘margine di tolleranza’, che  significa più sanzioni per i pescatori a causa della poca flessibilità che verrà accordata nelle operazioni di trasbordo e di cattura accidentale del pescato. Per quest’ultima è previsto un margine dello 0,5%, tanto basso da essere pressoché incompatibile con la pesca multispecie tipica del Mediterraneo. Criminalizzare i pescatori imponendo loro telecamere su quello che di fatto è il loro luogo di lavoro è inaccettabile. In principio, l’Ue voleva imporre l’obbligo a partire dai 12 metri, e se è stato alzato a 18 è merito dei parlamentari Lega. Ma resta insufficiente e ancora una volta trionfa l’ambientalismo da salotto di chi a Bruxelles vuole sacrificare sull’altare dell’ideologia green interi settori, con regole draconiane ai pescatori senza aver mai visto un peschereccio di persona, anzi presupponendo che il pescatore arrechi danno all’ambiente. Unica nota positiva: grazie alla Lega sarà garantita maggiore tracciabilità nella filiera e maggiori informazioni sul prodotto ittico, che da sempre avvantaggiano il pescato di qualità delle nostre marinerie, e più controlli e sanzioni per chi, non essendo professionista, pesca e vende il prodotto ittico. Due punti fondamentali per valorizzare il pescato locale ed evitare concorrenza sleale”.

Così in una nota Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, e Lorenzo Viviani, capo dipartimento Pesca della Lega.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 31 maggio 2023 alle 17:20
Autore: Redazione PN
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