"Io non avrei mai usato quel termine, nel senso che io non mi vergogno del Pd. L’unico partito costituzionale che discute, che ha regole contemplate in uno statuto, che ha un confronto civile tra chi può avere idee ed opinioni diverse, a dirla tutta, ancora oggi, mi inorgoglisce. Tanto di più che in Italia è in voga un modello completamente diverso, il partito caserma, o comunque il partito del leader. No grazie, preferisco il Pd, pur con tutti i suoi difetti. Con il paese in queste condizioni, con una campagna di vaccinazioni di massa alle porte, abbiamo bisogno intanto di una guida ferma, sicura, responsabile".

Lo dice il capogruppo al Senato del PD, Andrea Marcucci, al Corriere della Sera.

"Il congresso è ancora di più un’esigenza indifferibile - spiega -, dovremo farlo dopo che la pandemia lo permetterà e comunque dopo le amministrative di ottobre. Voglio anche sottolineare che per quanto mi riguarda questa richiesta non ha mai avuto nel mirino il segretario - sottolinea -, di cui ho stima e con il quale in questi due anni ho lavorato bene. Quindi nessuno stillicidio, almeno da parte nostra. Abbiamo bisogno di tornare dai nostri iscritti e dai nostri elettori però per decidere insieme la strada da intraprendere per il futuro" conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 09 marzo 2021 alle 10:20
Autore: Simone Gioia
vedi letture
Print