“Mi sembra che tanti politici italiani, a partire da quelli di destra che ora vogliono arruolarlo come paladino della flessibilità, non abbiano proprio letto l'editoriale di Draghi o, se l'hanno fatto, allora non l’abbiano capito.

Draghi invoca, come soluzione ideale, maggiori poteri di spesa a Bruxelles, per investire su progetti e infrastrutture europee, ma regole economiche stringenti a livello di stato nazionale, che implicherebbero misure di responsabilità e riduzione di deficit e debito che l’attuale governo mi sembra fatichi molto a fare. 

Un progetto che i federalisti e progressisti europei chiedono da tempo, ma che non è mai stato nelle corde dei partiti dell’attuale maggioranza, i quali si sono sempre opposti.

Oggi abbiamo un’opportunità: la proposta di riforma del patto di stabilità pubblicata prima dell’estate da Gentiloni e attualmente in discussione in Parlamento e in Consiglio va nella direzione di creare più spazi di flessibilità e negoziazione per tutti gli Stati membri, a partire dall’Italia.

Se il Governo è interessato a portare a casa risultati utili è importante che si concentri su questa riforma e apra un negoziato  perchè adesso la palla è in mano ai governi. Tirare  bordate al commissario Gentiloni , come fanno Salvini e Tajani, è solo un modo per scaricare le proprie responsabilità o mascherare le proprie difficoltà”, così in una nota l’eurodeputata del Pd Irene Tinagli , presidente della commissione per i problemi economici e monetari a Bruxelles.

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 07 settembre 2023 alle 23:10
Autore: Redazione PN
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