“La censura nelle librerie Feltrinelli del libro di Alfredo Mantovano sul ddl Zan è un atto che dimostra, in anticipo, quali sarebbero gli effetti di questo provvedimento illiberale e fascistissimo, che ha il solo obiettivo di imporre l’agenda Lgbt e di far tacere ogni parere contrario”. E’ quanto ha dichiarato Nicola Di Matteo, vicepresidente e coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), in seguito alla denuncia delle Edizioni Cantagalli circa la scelta delle librerie Feltrinelli di non esporre in vendita l’ultima opera di Mantovano, magistrato della Corte di Cassazione e vicepresidente del Centro Studi Rosario Livatino, dal titolo “Legge omofobia perché non va. La proposta Zan esaminata articolo per articolo”.

“Nonostante le librerie Feltrinelli si siano precipitosamente scusate per l’incresciosa vicenda, riteniamo allarmante che un’importante catena di vendita di libri abbia assunto una posizione di evidente censura e di ostruzionismo commerciale nei confronti di un testo di grande interesse scritto da un magistrato, già sottosegretario agli Interni e cattolico impegnato.  Esprimiamo dunque la nostra solidarietà a Mantovano. Il Popolo della Famiglia continuerà ad opporsi in ogni sede all’approvazione del ddl Zan, che si sta chiaramente rivelando come un’operazione anticattolica ispirata dalla massoneria con l’unica finalità di costruire un clima in cui la libertà d'espressione sia fortemente limitata e sia dato libero accesso all'ideologia gender nelle scuole”.

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 16 maggio 2021 alle 09:45
Autore: Redazione PN
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