Federico Cafiero De Raho, procuratore nazione Antimafia e Antiterrorismo, a Napoli in occasione della presentazione del libro "La stampa addosso", di Armando D'Alterio, il magistrato che ha seguito il caso Siani, ha ricordato il giornalista ucciso dalla camorra: "Giancarlo è un giornalista che ha portato avanti una scuola, senza saperlo ha insegnato a tutti come si fa il giornalismo. Si muoveva in una realtà quella di Torre Annunziata e i territori limitrofi - ha affermato - che era totalmente sottomessa alla violenza dei Gionta , Bardellino, Alfiero e Nuvoletta ed e proprio in quest'ambiente che matura il suo omicidio.

Armando - ha aggiunto - è il magistrato con cui condividevo una stanzetta con due scrivanie, a Castel Capuano, una stanzetta così piccola che sapevamo sempre cosa si faceva, siamo molto amici, legati da stima e condivisione degli stessi valori. Armando ha sviluppato attività investigative straordinarie sulla camorra - ha concluso - mentre era quotidianamente minacciato e intimidito dalla camorra che gli ha fatto di tutto, ma non è mai riuscita a spostarlo di un millimetro".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 18 settembre 2020 alle 13:00
Autore: Roberto Tortora
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