A Napoli sono ore difficili per il caso di cronaca nera che ha sconvolto una città, l’omicidio del quindicenne rapinatore da parte di un carabiniere in borghese di 23 anni. Non sono tardate ad arrivare le reazioni di solidarietà nei confronti di quest’ultimo da parte del centro-destra, in primis quella del leader della Lega, Matteo Salvini: “Con tutto il rispetto per la giovane vittima, perché la morte è sempre un dramma, io sto col carabiniere". 

La Procura di Napoli ha iscritto l’agente nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio volontario. Il dramma, consumatosi nella notte tra sabato e domenica scorsa, ha visto protagonista il minore, armato di una pistola giocattolo senza il tappo rosso, nel tentativo di rubare l’orologio. Il giovane, in compagnia di un 17enne poi arrestato per tentata rapina, è stato raggiunto da due proiettili ed è deceduto per le gravi ferite riportate. In ospedale, nelle tasche della vittima, sono stati ritrovati un Rolex ed una catenina, probabilmente oggetti di un altro furto compiuto in precedenza.

Sulla stessa lunghezza d’onda del leader leghista, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “Omicidio volontario? Seguiremo la vicenda e non lasceremo solo il militare che si è difeso. Della magistratura ci fidiamo poco. Dei carabinieri molto di più. Chiediamo poi se la magistratura napoletana abbia arrestato i delinquenti che hanno distrutto con inaudita violenza il pronto soccorso. Noi tra i rapinatori e i carabinieri stiamo con la gente in divisa".

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 02 marzo 2020 alle 19:36 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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